La macula è la parte centrale della retina, ovvero quella regione deputata alla visione fine e dei dettagli, la più importante per una corretta qualità della visione.
Con il termine generico di maculopatia vengono indicate un gruppo di patologie, di diversa genesi, e due comuni denominatori:
1. il danno dell’area retinica maculare;
2. l’esito nella progressiva riduzione della visione “centrale”, fino alla cecità.
Il danno maculare si realizza come complicanza di diverse malattie della retina:
• DEGENERAZIONE MACULARE LEGATA ALL’ETÀ
• RETINOPATIA DIABETICA
• OCCLUSIONI VENOSE RETINICHE
• SINDROME DELL’INTERFACCIA VITREO-RETINICA: RETRAZIONE
DELLA MEMBRANA LIMITANTE INTERNA; PUCKER MACULARE.
• MIOPIA
• UVEITE
Qui, parleremo soltanto delle forme di Degerazione Maculare Legate all’Età (D.M.L.E.), che rappresentano la principale causa del calo della vista dopo i 65 anni nel mondo occidentale. Pian piano parleremo anche delle altre forme.
Le cause sono di ordine genetico, con una certa prevalenza nel sesso femminile. Un ruolo negativo è certamente attribuibile al fumo di sigaretta.
Esistono due varianti: quella atrofica o secca e quella essudativa o umida.
La forma secca è la più comune, e si caratterizza per la presenza di drusen (accumuli di natura proteo-lipidica che possono andare incontro a calcificazione) e cambiamenti dell’epitelio pigmentato retinico con sviluppo di aree di iperpigmentazione focale o di atrofia. Lo stadio ultimo è infatti definito di atrofia geografica cioè si formano aree di
retina centrale più o meno estese e non più funzionanti. La diagnosi è prevalentemente strumentale, attraverso OCT (Tomografia Ottica Computerizzata o a radiazione coerente) e Angiografia retinica Ultra Wide Field a 220°.
Entrambi gli esami possono essere eseguiti direttamente presso il nostro ambulatorio.
Non esiste ad oggi una terapia risolutiva, pur tuttavia è fondamentale il supporto dello specialista che indicherà il timing delle visite di follow-up e potrà suggerire l’assunzione di supporti vitaminici specifici associati a variazioni nella dieta e nello stile di vita.
La forma umida è caratterizzata dallo sviluppo di neovasi intra e sottoretinici che possono determinare lo sviluppo di emorragie, essudati, distacchi o rotture dell’epitelio pigmentato retinico,e infine formazione di aree cicatriziali responsabili di un complessivo e irreversibile
scompaginamento anatomo-funzionale della macula.
L’angiografia retinica con fluoresceina e talvolta con indocianina in questi casi è necessaria e urgente per fare una diagnosi precisa e stabilire il tipo di trattamento più opportuno, associata sempre all’OCT che poi sarà indispensabile durante le visite di controllo successive.
Il trattamento delle forme umide, oltre che delle strategie che si mettono in atto per quelle atrofiche, si avvale di iniezioni intravitreali, della fotocoagulazione laser proposte su indicazione dello specialista a seconda dei casi.
Controlli successivi periodici sono indispensabili poiché le recidive sono frequenti.
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